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5 min readApr 7, 2020

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Scrivere norme chiare è possibile.

Misurazioni linguistiche sul Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e la sua riscrittura

di Giovanni Acerboni e Beatrice Branchesi

2 aprile 2020

I provvedimenti di questi ultimi giorni hanno messo in luce il divario tra l’intento di comunicazione delle disposizioni e quanto poi viene percepito e attuato dai cittadini.

La comunicazione normativa è come il primo acino di un grappolo rovesciato. Se l’acino è sano = chiaro, tutto il grappolo è sano. Ma se il primo acino non è sano = è oscuro, contamina il grappolo, e acino dopo acino le oscurità aumentano producendo incomprensioni, chiarimenti, ripensamenti, polemiche, multe e denunce.

Dopo anni di lavoro, alla fine del 2019 siamo usciti con l’Editor Writexp, il primo specializzato nella chiarezza, che digitalizza la rilettura e la correzione dei testi professionali e aiuta chi scrive a essere chiaro (descrizione).

In che modo e quando Writexp può aiutare chi scrive le norme a essere chiaro?

Per capirlo, ci siamo messi nei panni del legislatore, e abbiamo riscritto il Decreto Legge del 25 marzo 2020 n. 19.

Ci siamo convinti che Writexp svolga al massimo la sua efficacia se utilizzato al punto 2 del seguente schema (molto molto semplificato) di drafting normativo:

1. Il politico decide di emanare una norma: definisce il contenuto nei punti fondamentali e gli obiettivi, poi affida a un tecnico l’incarico di redigere la prima bozza

2. Il tecnico organizza il contenuto e gli scopi della norma nelle modalità del testo normativo e consegna la bozza al politico

3. Il politico inoltra la bozza ai suoi interlocutori: altri politici, parti sociali ecc.

4. Gli interlocutori discutono, aggiungono, tolgono, scrivono ecc.

5. La bozza modificata torna al tecnico, il quale riorganizza le informazioni nella forma giuridica, ma non può più intervenire sui contenuti e dunque, per sicurezza, nemmeno sulla chiarezza dello stile. Consegna la proposta di legge

6. La norma può essere ancora modificata, anche all’ultimo momento prima della votazione

In questo flusso:

  • solo il tecnico può realizzare un testo linguisticamente chiaro e pulito e può farlo solo prima che la sua bozza entri nel dibattito politico, quando cioè la negoziazione dei contenuti può incidere negativamente sulla chiarezza dello stile
  • la chiarezza della prima bozza accorcia i tempi e diminuisce le discussioni sulle interpretazioni fuorvianti che la scarsa chiarezza dello stile della prima bozza inevitabilmente produrrebbe

Quanto tempo ci vuole a fare le correzioni suggerite da Writexp?

Da pochi secondi a qualche minuto, secondo la natura delle correzioni.

Se ogni quattro-cinque frasi viene fatta la revisione, si evita di riprodurre i problemi linguistici già risolti, e il tempo praticamente si azzera.

La nostra riscrittura

Pubblichiamo la nostra riscrittura del Decreto con l’intenzione e la speranza che possa rappresentare un contributo utilizzabile da chi scrive le norme e da chi le emana.

La prima complicazione importante in cui ci siamo imbattuti è che nell’articolo 1 comma 1 non si indica quali autorità possono adottare le misure elencate nel comma 2. Chi può applicarle viene individuato nell’art. 2. Noi l’abbiamo anticipato nel comma 1 dell’art. 1 e ribadito nel comma 2:

  • ci pare che il senso di tutto il decreto sia più chiaro e da subito;
  • vi è un soggetto, che garantisce una sintassi più lineare.

La seconda e ancor più importante complicazione riguarda il comma 2 dell’art. 1, dove sono elencate le misure applicabili per contrastare la diffusione del contagio. È il comma che ha generato direttamente o indirettamente (tramite per esempio l’Autodichiarazione) incomprensioni, chiarimenti, polemiche, comportamenti non corretti dei cittadini.

Nella riscrittura siamo intervenuti anche sulle informazioni. Abbiamo cioè accorpato e sintetizzato il contenuto di alcune lettere, che sono passate da 29 a 22, senza incidere né modificare il significato.

Nella Tabella 1, confrontiamo la qualità linguistica dell’originale e quella della riscrittura.

In rosso abbiamo evidenziato i valori principali della chiarezza, cioè:

  • il numero di parole, che diminuisce del 26%, e per giunta distribuite in 5 periodi: la comprensibilità e l’assimilazione dei contenuti è largamente migliorata;
  • la lunghezza dei periodi, che diminuisce dell’85,2%;
  • il numero di verbi, che aumentano del 69,9%, migliorando la chiarezza della relazione tra i concetti;
  • il rapporto tra verbi e complementi indiretti, che diminuisce dell’83,7%, migliorando la linearità e la concisione delle frasi. Secondo la norma UNI 11482:2013 sulla scrittura professionale, il rapporto massimo ideale è di 4–5 complementi indiretti per ogni verbo.

Nel resto del decreto, che riguarda le procedure di adozione delle misure, le sanzioni ecc., il nostro intervento è stato meno massiccio (per esempio, abbiamo diminuito il numero delle parole da 1765 a 1719, cioè soltanto del 2,7%). Non poteva essere diversamente: quei tecnicismi non sono responsabili della chiarezza delle disposizioni e in molti casi devono essere formulati in quel modo.

Nella Tabella 2 confrontiamo la qualità linguistica di tutto il decreto con la nostra riscrittura integrale:

In rosso abbiamo evidenziato i valori principali della chiarezza, cioè:

  • il numero di parole, che diminuisce dell’11,9%;
  • la lunghezza dei periodi, che diminuisce dell’28,8%;
  • il numero di verbi, che aumenta del 44,6%;
  • il rapporto tra verbi e complementi indiretti, che diminuisce dell’58,6%.

Nella Tabella 3 riepiloghiamo ogni quante parole del decreto si trovano quali tipi di problemi linguistici:

Conclusione

Abbiamo fatto consulenza sulla scrittura professionale per oltre 20 anni nella Pubblica Amministrazione e nelle grandi aziende pubbliche, ma anche nelle associazioni, nelle banche e nelle imprese, e ci siamo chiesti come mai si fanno errori linguistico-comunicativi quando le regole del gioco sono facilmente apprendibili e conosciute da tanti.

La risposta è semplice: le persone sono concentrate a trovare la soluzione per esprimere chiaramente un contenuto che nella testa sembra chiaro ma quando lo devono mettere per scritto diventa difficile.

Writexp aiuta lo scrittore a concentrarsi su che cosa vuole esprimere e in modo automatico di presenta gli inciampi, le difficoltà, gli errori e propone soluzioni che in quel momento proprio non vengono alla mente.

Tanto più importante oggi, che è opportuno essere chiari e completi e non c’è il tempo per far sedimentare gli scritti per poi rileggerli a mente serena.

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